Storia

Non esiste un documento ufficiale che sancisce con precisione la nascita della Banda Musicale di Pieve di Bono; esiste però un aneddoto riportato nelle cronache dell’epoca che permette di farla risalire alla metà dell’Ottocento. Si narra infatti che durante una scaramuccia rimase ucciso, in una delle frazioni della Pieve, un ufficiale austriaco (a quei tempi Pieve di Bono era zona di confine tra l’impero Austroungarico e Italia, ne sono testimonianza i resti di fortificazioni tuttora esistenti in territorio comunale). Si racconta che l’ufficiale portasse un paio di stivali lucenti al momento dei fatti d’arme citati e che la salma sia stata ritrovata priva degli stessi….stivali che ricomparvero ai piedi di un ragazzo (tale Lino Gilardoni) che qualche sera più tardi li indossava mentre era impegnato nelle prove di banda settimanali; questo aneddoto (per qualcuno una sorta di leggenda ) ci permette di asserire che già ai tempi delle guerre d’indipendenza era attiva nella Pieve una banda musicale.
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Poco si sa della vita del sodalizio negli anni successivi e comunque fino all’inizio del XX secolo; la Banda riprese la sua attività nel 1909-1910. Nel 1912 accompagnò per le vie di Creto il principe ereditario, l’Arciduca Francesco Ferdinando, mentre lo scoppio della Grande Guerra (1914) pose temporaneamente fine all’attività musicale.

A presiedere il complesso in quegli anni fu Raffaele Cis; alla direzione si susseguirono mi maestri: Filosi, Carlo Baldracchi e Bina.

A fine conflitto la Banda si ricompose prontamente nonostante le gravi difficoltà economiche che vennero in parte alleviate da un cospicuo contributo che il Podestà concesse nel 1928 a favore di un’associazione che tanto aveva fatto a favore della comunità. A dare nuova linfa furono chiamati alla Presidenza nuovamente Raffaele Cis e in seguito il Bertolini, mentre i maestri che si susseguirono in quegli anni furono Santarelli, Basilio Baldrachi, Scalmana, Perugino e Simone Dapreda. A causa però della volontà di rimanere apolitico il sodalizio andò incontro ad un periodo difficile durante la dittatura fascista e nel 1935 fu costretto a cessare l’attività soppiantata dalla Fanfara del Dopolavoro.

Passata la guerra e caduto il fascismo la Banda tornò agli antichi splendori ricomponendosi il 13 febbraio 46 e dandosi un nuovo statuto; i fondi furono reperiti tramite un’onerosa politica di autofinanziamento intrapresa dai soci fondatori. La Direzione risultò composta da otto persone con alla presidenza Nicolini Alfredo e direttore Franceschetti Vittorio. Dopo la breve esperienza con il maestro Franceschetti la bacchetta passò nelle mani del giovane Agostino Bertini che per tanti anni rimase alla guida del complesso. Erano gli anni dei primi Concertoni di valle (manifestazioni che riunivano tutte le bande della zona) e proprio nel 1948 la Banda Musicale di Pieve di Bono fu l’organizzatrice dell’evento che tanta risonanza ebbe anche sugli organi di stampa regionali.
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Intanto la Banda ampliava il proprio repertorio e il proprio ”raggio d’azione” andando a proporsi in più centri della provincia anche grazie all’azione dei Presidenti Dossi Luigi, Miorelli Quirino e Nicolini Franco e ad un organico che ormai superava le trenta unità.

Tra gli anni 60 e 70 proseguì l’attività della Banda che sotto le presidenze di Romanelli Amelio prima e Radi Giorgio poi fu protagonista di vari concerti fuori provincia e maggiori contatti con l’evoluzione bandistica in campo nazionale.

In seguito, causa la salute ormai cagionevole, il maestro Bertini passò la bacchetta al maestro Armani Feliciano mentre alla presidenza si alternarono Nicolini Arnaldo e Pollini Achille.

Negli anni 80, sotto la presidenza di Tarolli Vittorino, venne dato nuovo impulso all’attività giovanile, allargando in tal modo la base societaria; la direzione passò al giovanissimo Rota Marcello nel 1982. A quel periodo risalgono alcuni dei momenti più fulgidi della storia del sodalizio.

Negli anni ’90 la Banda guidata dal presidente Tagliaferri Sandro e dal maestro Rota Sandro partecipò con successo al Primo Concorso di Classificazione di Riva del Garda; dopo una breve esperienza sotto la direzione del maestro Oliva Mauro la bacchetta torna a Rota Sandro, coadiuvato da Pollini Fausto, mentre alla Presidenza siede Matteo Penasa, fino alla sua triste scomparsa all’inizio del 2019.

Nel 2009, con importanti concerti ed eventi, stato festeggiato il 150° anno di fondazione.

La Banda è stata più volte apprezzata anche all’estero partecipando a festival bandistici in Grecia (2000), Ungheria (2004) e Spagna (2010), dove si è piazzata al 1° posto del 3° TROFEO INTERNAZIONALE DI BANDE MUSICALI a Santa Susanna (nelle vicinanze di Barcellona) eseguendo “The Saint and the City” di Jacob de Haan.

Promotrice di numerosi gemellaggi con bande musicali di altre regioni italiane è artefice di interessanti collaborazioni artistiche dove, oltre alla musica, trovano spazio forme d’arte come la poesia, il cinema ed il canto. Ne è un esempio “Missa Brevis” messa scritta per banda e cori da Jacob De Haan, portata in scena due volte nel corso del 2012 (a Pieve di Bono e Bondo) e riproposta nel 2014 a Cles, Trento e a Bagolino, in provincia di Brescia.

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A settembre 2012 partecipa alla MUSIC FEST ADRIATICA che si è svolta a Rimini e San Marino mentre a fine maggio 2015 partecipa al concorso musicale “Paolo Serrao” di  Filadelfia (Vibo Valentia). Nel 2016 porta in scenza la favola musicale I MUSICANTI DI BREMA, spettacolo che ha coinvolto attori e ballerini oltre ad un interessante mostra progetto con i bambini delle scuole elementari di Pieve di Bono.

In tempi recenti, sotto la guida di Emilio Armani la Banda ha preparato e portato in scena diverse coreografie durante le sfilate, che iniziano ad essere apprezzate e delle quali trovate alcuni esempi nei video sul nostro sito.

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Con il concerto di Natale del 2018, lo storico maestro Sandro Rota, dopo oltre 25 anni di onorato servizio, ha passsato la bacchetta ad Emilio Armani e da aprile 2019 una nuova direzione ha preso in mano le sorti del gruppo, affidando a Silvia Santorum la presidenza: prima donna presidente della nostra storia.

La particolare attenzione verso le giovani leve ha portato alla fondazione della Banda giovanile, oggi diretta da Fausto Pollini. Le sue esibizioni sono caratterizzate da un repertorio eterogeneo che esplora diversi generi musicali: dal classico al moderno, fino alla musica scritta appositamente per banda.

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Attualmente l’organico conta circa 40 elementi, l’età media dei componenti si aggira attorno ai 25 anni.

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