Appunti di viaggio

Appunti di viaggioGli attori del Teatro Obliquo di Trento interpretano le pagine di “Diario di un viaggio immaginario” di Fernando Pessoa sulle note della Banda calate nel suggestivo scenario del Castel Romano; due lettori, un testo, un castello, una banda, la musica… tutto si fonde in una notte che porta il pubblico a viaggiare con l’immaginazione lontano e dentro se stesso allo stesso tempo…

Pensieri sparsi dal copione…

Penso a volte che non uscirò mai da questo quartiere. E se io scrivo, mi sembra l’eternità.

Dal mio quarto piano sull’infinito, nella plausibile intimità della sera che sopraggiunge da una finestra che dà sull’inizio delle stelle, i miei sogni si muovono con l’accordo di un ritmo, con una distanza rivolta verso viaggi a paesi ignoti, o ipotetici, o semplicemente impossibili.

….Me che sono la periferia di una città inesistente, la chiosa prolissa di un libro non scritto. Non sono nessuno, nessuno. Non so sentire, non so pensare, non so volere. Sono una figura di un romanzo ancora da scrivere….

…..Il mio desiderio è fuggire. Fuggire da ciò che conosco, fuggire da ciò che è mio, fuggire da ciò che amo. Desidero partire; non verso le Indie impossibili o verso le grandi isole a sud di tutto…. Non voglio più vedere questi volti, queste abitudini, e questi giorni….

….Viaggiare? Per viaggiare basta esistere…..

…” Qualsiasi strada, questa stessa strada ti porterà in capo al mondo “. Ma il capo del mondo, da quando il mondo si è consumato girandogli intorno, è lo stesso luogo da dove si è partiti….

…Con una maliconia tremolante, biancheggia in lontananza la prima piccola stella.

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